Nuove immagini del Titanic grazie ad un robot subacqueo

Nuove immagini del Titanic grazie ad un robot subacqueo

Pochi giorni fa è stata portata a termine una nuova spedizione fotografica sul sito dell’affondamento del Titanic, che ha prodotto una serie di immagini ad alta definizione e tridimensionali migliori di qualsiasi altra immagine ottenuta finora del transatlantico affondato.

Per compiere tale operazione, il gruppo di esplorazione si è avvalso di strumenti tecnologici di ultimissima generazione, quali una serie di apparecchiature di scansione sonar digitale, montate su un robot subacqueo, il Remora ROV (Remotely Operated Vehicle) prodotto dalla Phoenix International.

I dati raccolti da questo sonar vengono combinati con le immagini ottiche ad alta definizione, per creare un’immagine tridimensionale del relitto. Tale immagine è stata poi combinata con il profilo del fondale, raccolto da una serie di AUV (Autonomous Underwater Vehicles), ossia di droni subacquei in grado di muoversi senza controllo umano e di raccogliere dati grazie alle proprie apparecchiature di rilevazione e ai transponders acustici che li tengono in comunicazione tra loro.

La spedizione di raccolta immagini, interrotta temporaneamente a causa dell’avvicinarsi dell’uragano Igor, riprenderà al più presto per continuare a raccogliere dati ed informazioni sul Titanic, in previsione del centenario dell’affondamento, che cadrà nel 2012.

Riguardo l’affondamento, è da segnalare una nuova teoria, secondo la quale a causare l’impatto con l’iceberg sarebbe stata l’errata interpretazione di un comando di virata, da eseguirsi con il timone piuttosto che con la barra. Infatti, per eseguire la stessa manovra usando uno dei due sistemi, bisogna girare la ruota a destra, mentre con l’altro bisogna girarla verso sinistra.

L’errata applicazione di uno dei sistemi di virata avrebbe pertanto portato il Titanic nella direzione sbagliata, ossia dritto contro l’iceberg che ne ha causato l’affondamento. Molto probabilmente la verità su quella notte non la sapremo mai, ma intanto possiamo goderci queste nuove immagini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *