Controllare i BlackBerry: istruzioni per l’uso
Come sappiamo, la RIM, produttrice del BlackBerry, sta combattendo una battaglia contro svariati governi che vogliono avere la possibilità di monitorare le comunicazioni che si svolgono tramite la sua piattaforma. Tale battaglia in molti casi ha visto la RIM costretta a scendere a compromessi per poter continuare ad operare su certi mercati.
Allo scopo di evitare future battaglie di questo genere, e soprattutto di chiarire cosa è possibile e cosa non lo è per i paesi che volessero tentare di mettere le mani, e le orecchie, sulle conversazioni dei propri cittadini che usano BlackBerry, la RIM ha pubblicato una serie di linee guida, che specificano cosa si è autorizzati a fare quando si stanno monitorando i servizi e le conversazioni di tale piattaforma.
In breve, chi vuole monitorare le conversazioni sui BlackBerry potrà farlo soltanto per ragioni di sicurezza nazionale, ed il monitoraggio dovrà essere “carrier neutral”; questo vuol dire che i gestori della rete telefonica del paese in questione dovranno garantire alle autorità un accesso alle reti BlackBerry che sia non superiore a quello concesso ad altre reti.
Inoltre, e questo è il passaggio più importante, RIM non cambierà l’architettura di sicurezza dei propri servers. Pertanto, le chiavi di sicurezza resteranno in possesso dei singoli utenti, e RIM continuerà a non averne una copia, che quindi ovviamente non potrà fornire a nessuno, e non sono previste eccezioni di alcun tipo per nessun paese allo standard globale di sicurezza che RIM usa.
La dichiarazione fatta da RIM risponde pertanto alle voci secondo le quali il gestore BlackBerry avesse “aperto le porte” dei propri dati sensibili ai governi saudita, indiano e degli Emirati Arabi, con i quali è in corso una lunga battaglia legale tra i fautori della privacy da una parte, e quelli del controllo esasperato dall’altra.
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