Dei ricercatori della University of Utah stanno sviluppando un sistema che consente di usare una rete di trasmettitori radio senza fili, allo scopo di rilevare i movimenti delle persone al di là di una parete.
Grazie a questo sistema di rilevazione, basato sull’invio di immagini tomografiche via radio (Radio Tomographic Imaging, RTI), polizia, forze di sorveglianza e vigili del fuoco potranno rilevare intrusi o persone intrappolate all’interno di edifici in fiamme, tramite il posizionamento di piccoli trasmettitori e ricevitori nella zona.
Il sistema RTI legge le “ombre” delle onde radio quando esse attraversano una persona in movimento, e su tale base costruisce un’immagine. In un esperimento usato come esempio, gli scienziati hanno creato una piccola rete con 28 trasmettitori e ricevitori radio, dal costo ridottissimo, applicandoli all’interno di una stanza e nel giardino antistante la casa, disposti in maniera rettangolare.
A questo punto veniva misurata la forza del segnale radio, prima con il rettangolo vuoto, e poi con una persona al suo interno. Trasferendo i relativi dati ad un computer con un programma di calcolo, tale programma creava una immagine molto sfocata, quasi un’ombra, della persona.
Affinando metodo e tecniche di rilevazione, si è giunti fino a seguire i movimenti di una persona anche attraverso un muro. Il sistema utilizzato non è una rete Wi-Fi come quella dei normali computers domestici, pertanto non può essere rilevata dalle apparecchiature che usano tale protocollo, e può essere usata per la sorveglianza di persone sospette. Il protocollo di comunicazione Zigbee, utilizzato per questo sistema, è generalmente usato per apparecchiature di automazione domestica.
Essendo basato su onde radio, può funzionare anche al buio e, proprio a causa dell’immagine molto sfocata che viene restituita, non rappresenta una minaccia per la privacy. Per ottenere immagini di migliore qualità, allo stato attuale, la soluzione ottimale è rappresentata dall’utilizzo di apparecchiature in fibre ottiche, quale ad esempio un endoscopio, costituito da un minuscolo cavo a fibre ottiche del diametro di 2.5 millimetri, alla cui estremità è posizionata una microcamera a spillo.
Basta praticare un foro nel muro ed inserire il cavo, e magari collegare l’endoscopio ad un videoregistratore digitale per registrare immagini di alta qualità all’interno di una stanza. In alternativa, un metodo non invasivo, utilizzato soltanto per ascoltare cosa avviene nella stanza accanto attraverso il muro, è costituito dall’utilizzo di un microfono da muro.
Il microfono da muro è in pratica la versione moderna del normale stetoscopio usato dal nostro medico, ma munito di microfoni ad alta sensibilità e collegato ad un amplificatore di potenza, che consente di ascoltare attraverso pareti in muratura, senza destare alcun sospetto. Anche in questo caso, è possibile utilizzare un registratore audio digitale per memorizzare le informazioni raccolte.
Salve
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