Spiare un sospetto in un albergo: sangue freddo e tecnologia

Spiare un sospetto in un albergo: sangue freddo e tecnologia

 

Quando si conduce un’operazione di sorveglianza e monitoraggio, può capitare di dover seguire il sospetto in un albergo. In casi del genere si deve essere accorti a non dare nell’occhio, per non insospettire il vostro obiettivo o il personale dell’albergo stesso.

Il primo passo e’ quello di ottenere la camera giusta, ossia possibilmente quella accanto a quella occupata dal vostro obiettivo.
Per fare questo, non c’e’ bisogno di allungare una sostanziosa mancia al portiere come vedete fare nei vecchi film di spionaggio: la cosa avrebbe esattamente l’effetto contrario, inducendo il portiere o receptionist a porsi delle domande. Ricordate, dovrete essere il più possibile invisibili.

Pertanto, basterà chiedere se la tal camera è disponibile, senza troppi fronzoli. E se il portiere dovesse chiedervi come mai volete PROPRIO quella stanza, potrete sempre rispondere che “è il vostro numero fortunato“, o che è la stanza dove avete passato una notte in un’occasione speciale o così via. Meno dettagli date, meno sospetti creerete, meno noie avrete.

Una volta ottenuta la stanza giusta, bisogna passare all’azione. Ancora una volta, dimenticate operazioni da film, con l’agente segreto che si intrufola nella stanza del sospetto mentre lui è sotto la doccia o cose del genere. Dovrete attendere preferibilmente che lui non sia in stanza (o magari proprio sotto la doccia), e a questo punto vi basterà un piccolo trapano silenziato, per praticare un sottilissimo foro del diametro di soli 2.5 millimetri, ed inserire un endoscopio a fibre ottiche.

Si tratta di uno strumento che, grazie alle caratteristiche delle fibre ottiche, che garantiscono pulizia nella trasmissione del segnale unita a dimensioni ridotte, consente, tramite una microscopica lente applicata all’estremità di un cavo ottico, di osservare i movimenti all’interno di una stanza, con un campo di osservazione di 55 gradi. In pratica, sarà come avere uno spioncino puntato verso l’interno di una stanza e non viceversa.

In questo momento siete in grado di seguire tutti i movimenti del vostro sospetto all’interno della stanza; quindi se ad esempio si tratta di uno spacciatore di droga, potrete riprendere e registrare le prove video delle sue attività illecite, collegando il vostro endoscopio a un piccolo video registratore digitale, per scaricare in seguito i filmati sul vostro computer ed utilizzarli come prove.

Ora si pone il problema di ascoltare le conversazioni del vostro sospetto. In questo caso, non avrete bisogno di praticare alcun foro, vi basterà un microfono da muro. In breve, il microfono da muro e’ la versione tecnologicamente avanzata dello stetoscopio del vostro medico di famiglia.

Infatti, e’ costituito da due sensori in ceramica, simili a quelli che ben conosciamo, che contengono al loro interno dei sensibilissimi microfoni, collegati ad un amplificatore audio che ne potenzia la sensibilità, rendendo possibile l’ascolto attraverso un muro. Il tutto, poi, può essere collegato ad un registratore audio digitale, per raccogliere ulteriori prove audio, da utilizzare contro il vostro sospetto in sede processuale.

Grazie a queste apparecchiature tecnologicamente avanzate, sarete in grado di operare senza destare sospetti. A questo punto, non vi resta che mettervi comodi, aprire il minibar della vostra stanza, ordinare la cena in camera, distendervi sul letto e piazzare le cuffie sulle orecchie, e potrete tranquillamente ascoltare le conversazioni del vostro ignaro vicino!

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