Una bicicletta ad idrogeno nel traffico? Perché no

Una bicicletta ad idrogeno nel traffico? Perché no

 

L’ultima novità nel campo dell’energia pulita arriva, neanche a dirlo, dall’Estremo oriente, dove la casa giapponese Iwatani ha presentato una bicicletta ad idrogeno, che usa una pila a combustibile per generare circa 60 Watts di potenza.

Il combustibile è costituito da idrogeno liquido, che viene usato per caricare una batteria Li-ion che fornisce l’energia necessaria per il movimento. Al momento, la bicicletta viene usata in prova all’interno dell’aeroporto di Osaka, ove impiegati aeroportuali la usano per spostarsi da un terminale all’altro dell’enorme aeroporto giapponese, costruito su un’isola artificiale.

Con una carica completa, la bicicletta può viaggiare per circa 45 chilometri, ovvero all’incirca 3 ore di autonomia. La carica viene effettuata inserendo un contenitore di idrogeno liquido, della capacità di circa un quarto di litro, nell’apposito alloggiamento posizionato sopra la ruota posteriore della bicicletta.

Una valvola riduce la pressione generata dall’idrogeno liquido, per ottimizzarne il flusso verso la pila a combustibile PEFC, che genera una corrente di circa 30-35V, la quale a sua volta viene ridotta da un convertitore ai 26V necessari per caricare la batteria.

Attualmente, gli ideatori stanno studiando un modo per aumentare la potenza di uscita del motore, che potrebbe non essere sufficiente in caso di prolungate salite o condizioni particolarmente difficili.
Per questo motivo, al momento non è ancora prevista la commercializzazione di questo prodotto, che potrebbe vedere la luce soltanto nel momento in cui il problema dovesse essere risolto in maniera soddisfacente, consentendoci di affrontare il traffico senza inquinare, risparmiando energia e, perché no,anche attirando gli sguardi curiosi ed invidiosi degli automobilisti imbottigliati sulle strade!

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