Il futuro dell’hi-tech con i 5 sensi

Il futuro dell’hi-tech con i 5 sensi

Se non ci siamo ancora abituati alle serrature ad impronte digitali e al controllo degli accessi basato sul riconoscimento biometrico, difficilmente riusciremo ad accettare i cinque fondamentali cambiamenti che saranno operati nei prossimi 5 anni nel campo tecnologico. 5In5, il progetto di Ibm che vede protagonisti i 5 sensi. Pc, smartphone e tablet entro qualche anno saranno dotati della possibilità di analizzare la realtà attraverso complessi sistemi cognitivi digitali. A loro volta, gli utenti potranno espandere le capacità dei loro sensi fisici interagendo con questi sistemi di facile utilizzo.

In circa 100 anni il pc ha fatto irruzione in azienda, nelle nostre case e nel nostro privato. Con l’apparecchio possiamo fare pressoché tutto: consultare i voli aerei, parlare con gli amici, spiare il partner con un cellulare, chattare, cucinare, osservare le stelle e chi più ne ha, più ne metta.
A potenziare ulteriormente le capacità delle apparecchiature elettroniche arriva l’implementazione dei 5 sensi. I calcolatori potranno così vedere, sentire, odorare e anche disporre di un palato digitale e del tatto. Queste funzionalità permetteranno di emulare le attività che avvengono nel lato destro del cervello umano.

Ma vediamo i sensi nello specifico. Per quanto riguarda il tatto, ormai il senso è entrato appieno nella tecnologia touchscreen sia per smartphone che per pc che supportano Windows 8. La nuova sfida prevede la percezione a 360°, magari per tastare la consistenza dei tessuti o la morbidezza della lana.
Per quanto concerne la vista possiamo facilmente far riferimento ai sistemi di riconoscimento facciale. In futuro questa tecnologia potrà essere utilizzata per percepire cose impercettibili ad occhio nudo come una malattia ad esempio.
L’udito si baserà sui già esistenti sistemi di riconoscimento vocale; sviluppandosi oltre le soglie umane e captando suoni impercettibili potrà prevedere eventi disastrosi come il crollo di un ponte o di un palazzo.
Del tutto nuovo sarà lo sviluppo del palato digitale che permetterà l’elaborazione di ricette personalizzate che concilieranno le esigenze nutrizionali con i gusti personali.
Anche gli odori potranno essere percepiti dai dispositivi hi-tech; infatti le leggere molecole volatili insite nelle profumazioni potranno essere captate da potenti sistemi. Questo senso non avrà sviluppi solamente superficiali, ma potrebbe infatti percepire prima degli uomini l’odore caratteristico degli indicatori di infezioni o altre patologie, oppure segnalare condizioni igienico-sanitarie dannose.
Come è facile intuire dunque, lo sviluppo dei 5 sensi digitali non sarà un accessorio per fanatici della biotecnologia, ma, qualora attuato, potrebbe avere importanti risvolti nella vita quotidiana.

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