Telecamere ad infrarossi per guidare tranquilli di notte

Telecamere ad infrarossi per guidare tranquilli di notte

Alcuni modelli di automobili di lusso già montano delle telecamere che utilizzano la banda vicino ai raggi infrarossi (NIR) per vedere più chiaramente eventuali ostacoli o pericoli sulla strada. L’uso di tali radiazioni, però, richiede che l’automobile sia dotata di fari all’infrarosso. In alternativa, si possono usare delle telecamere che rilevano immagini termiche, le quali però hanno bisogno di un complicato e costoso sistema di raffreddamento che mantenga il sensore ad una temperatura costante di 193 gradi sottozero.

In Germania invece, i ricercatori dell’Istituto Fraunhofer hanno creato una telecamera ad infrarossi che risolve questo problema, grazie ad un particolare sensore che funziona anche a temperatura ambiente.

Il cuore di questo sistema, chiamato IRFPA (Infrared Focal Plane Array) è costituito da un cosiddetto microbolometro, un sensore che assorbe la luce infrarossa ad onda lunga (LWIR). Usando una serie di microbolometri abbinati ad un chip, i ricercatori sono stati in grado di creare una immagine bidimensionale.

Nel momento in cui uno dei sensori assorbe della luce, la sua temperatura aumenta, e tale variazione di temperatura viene registrata dal chip, che la converte in un segnale digitale, che viene poi inviato alla telecamera che provvede a trasformarlo nell’immagine finale proiettata all’interno dell’abitacolo ed usata per rilevare, ad esempio, un animale che si appresta ad attraversare la strada.

Grazie alla possibilità di eliminare costosi e complicati sistemi di raffreddamento, le telecamere LWIR potrebbero in futuro trovare applicazione anche in molti altri campi, ad esempio per normali telecamere o per le macchine fotografiche dei nostri comuni telefoni cellulari, che guadagnerebbero in sensibilità, ma anche in termini di durata della batteria in quanto non sarebbe più necessario usare energia per raffreddare il sensore.

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