Energia solare per i marines in zone di guerra

Energia solare per i marines in zone di guerra

Quando si parla del costo per sostenere una guerra, si pensa ad armamenti, aerei, carri armati e munizioni, ma spesso si sottovaluta l’impatto che su tale costo può avere il carburante impiegato per muovere mezzi pesanti e leggeri, o per far funzionare i generatori di energia che forniscono elettricità alle zone dove i soldati sono acquartierati.

Inoltre, anche il costo sostenuto per far arrivare tale carburante nelle zone di guerra può essere astronomico: è stato calcolato infatti che ogni singolo soldato americano in Afghanistan usa una media di 22 galloni di carburante al giorno, ed ognuno di questi galloni ha un costo (trasporto compreso) che varia tra i 300 ed i 400 dollari. Provate a moltiplicare il tutto per il numero dei soldati e la durata della guerra, ed avrete una vaga idea del costo.

Per risparmiare su tale costo, le forze armate americane stanno svolgendo un esperimento su un battaglione che sarà presto inviato in Afghanistan con una serie di equipaggiamenti alimentati interamente ad energia solare, che permettono un risparmio di carburante fino al 50 per cento.

Il sistema che fornisce questa energia è stato battezzato GREENS (Ground Renewable Expeditionary Energy System), ed è dotato di pannelli solari che raccolgono l’energia necessaria a far funzionare dei generatori in grado di fornire una potenza di circa 300 watt.

Un’altra significativa parte dei costi è rappresentata dal trasporto di acqua potabile purificata. Finora, tutti i tentativi per purificare l’acqua in loco, risparmiando pertanto sul trasporto, sono andati a vuoto. Il dipartimento che si occupa della ricerca sui pannelli solari sta cercando di fare in modo di utilizzare tale energia anche per rendere l’acqua potabile, riuscendo pertanto a tagliare ulteriormente i costi.

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