Dal litio allo zucchero: svelato il futuro delle batterie

Dal litio allo zucchero: svelato il futuro delle batterie

Lo studio attanaglia gli scienziati da un bel pò di anni: sostituire le batterie al litio presenti in smartphone, notebook, tablet e numerosissimi dispositivi elettronici con le batterie allo zucchero. Proprio così, sembra che l’esposizione dello zucchero a temperature altissime generi anodi capaci di accumulare energia per batterie. Questa presenterebbe il 20% in più di capacità di storage elettrico rispetto agli ioni di litio. Quindi si avrebbe una durata superiore a costi decisamente inferiori. Inoltre il litio è un minerale non rinnovabile presente sulla Terra in quantità molto scarse e quindi destinato a terminare col tempo. La scarsa presenza lo rende costoso nonostante esso sia dannoso sia per l’uomo che per l’ambiente.

Assieme allo zucchero anche il sodio potrebbe rappresentare una valida alternativa ad un costo sicuramente vantaggioso. A questo si aggiunge la disponibilità illimitata del minerale.

In realtà, la favola delle batterie allo zucchero è una specie di curiosità da laboratorio che, negli ultimi anni, ha goduto di qualche fugace momento di gloria. D’altro canto mai prima d’ora sono stati raggiunti risultati tanto promettenti come quelli ottenuti dal colosso giapponese, Sony, dato che i prototipi di questo genere precedentemente realizzati erano in grado di produrre una quantità di energia troppo esigua per trovare un pratico utilizzo.

Se questo è vero, tra non molto i dispositivi elettronici di uso quotidiano potrebbero essere alimentati da batterie economiche e completamente biodegradabili, con un impatto ambientale estremamente contenuto.
I ricercatori pensano di immetter questa tecnologia sul mercato entro 5 anni. In un’ottica di innovazione tecnologica, che ha visto negli ultimi tempi l’implementazione nella quotidianità di sistemi all’avanguardia come il controllo di accessi biometrico o gli utilizzatissimi sistemi di localizzazione GPS, le batterie allo zucchero potrebbero porre rimedio ai sempre più frequenti allarmi sul progressivo esaurirsi dei combustibili fossili ed aggiungere un tassello importante all’incessante ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili.

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