Gli USA cercano hacker per rafforzare la sicurezza informatica

Gli USA cercano hacker per rafforzare la sicurezza informatica

Il Department of Homeland Security degli Stati Uniti cerca almeno 600 hacker da impiegare nei prossimi anni per rinforzare le difese digitali del Paese. La ricerca rientra in un programma di scoperta di giovani talenti che emergono da competizioni con i software, vere e proprie gare di sicurezza informatica e creatività.

In realtà non è la prima volta che negli USA si ricercano figure “border line” da coinvolgere nel settore della sicurezza. Anche altre agenzie sono a caccia di esperti del mondo elettronico per arricchire le proprie attività.

Questa necessità nasce dal costante aumento del cybercrime che mette a repentaglio la sussistenza di istituzioni ed aziende pubbliche e private. L’intrusione in database e l’accesso non autorizzato ad informazioni riservare avvengono quotidianamente ed apportano ingenti danni alle casse aziendali. Numerose imprese hanno adottato validi sistemi di sicurezza per pc ed effettuano periodiche bonifiche ambientali per verificare l’eventuale presenza di cimici o altri sistemi di hackeraggio e di controllo. Solo in questa maniera si riescono a prevenire la fuga di dati e la conseguente perdita di mercato.

Secondo le stime di McAfee, grande società di sicurezza informatica, i danni potenziali derivanti dal cybercrime e dalla perdita di dati ammontano a 4,6 milioni di dollari in media per ogni azienda in un campione esaminato da uno studio in collaborazione con la Purdue University. Il colosso delle telecomunicazioni At&t valuta che negli Usa le imprese raddoppieranno o triplicheranno le spese per le difese digitali.

La scorsa estate, la National Security Agency ha addirittura inviato alcuni talent scout ad una celebre conferenza di pirati informatici, Defcon, in modo da entrare passo dopo passo in un mondo particolare e difficile da raggiungere.

Ma sugli assi dell’informatica non scommettono solo gli Stati Uniti, ma anche numerose altre nazioni. Da poco si è conclusa nel Regno Unito la terza edizione della Cyber Security Challenge: la competizione prevedeva il lavoro su un’applicazione software affrontando formule matematiche di crittografia che proteggono le comunicazioni. Al momento a soccorso delle aziende e delle istituzioni ci sono solamente strumenti di autodifesa.

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